L’osteoporosi colpisce le ossa e si traduce in una diminuzione della densità minerale e della massa ossea, motivo per cui un soggetto affetto da questo tipo di patologia ha maggiori probabilità di subire fratture ossee e lesioni. Si tratta di una malattia silenziosa, senza sintomi evidenti, ma alcuni segni possono indicarne l’insorgenza precoce e al riguardo gli esperti hanno utili raccomandazioni. I cosiddetti premonitori dell’osteoporosi sono i casi di recessione gengivale (la perdita ossea si verifica nella mascella, portando alla perdita dei denti e a malattie gengivali), unghie fragili e presa indebolita (esiste infatti un’associazione tra la forza di presa delle mani e la densità minerale ossea delle ossa di queste ultime).I sintomi in fase avanzata possono includere la graduale perdita di altezza, postura scorretta o curva, mal di schiena, dolore al collo, fratture della colonna vertebrale, senza contare che le ossa diventano più fragili e soggette a fratture. Alcuni fattori di rischio non sono modificabili, per esempio una storia di cadute e fratture, l’età avanzata, una storia familiare di osteoporosi, un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie effettuato prima che le mestruazioni si interrompano naturalmente, bassi livelli di estrogeni nelle donne ed altre condizioni mediche, come HIV, artrite reumatoide ed anoressia nervosa. È pur vero però che su altri fattori di rischio possiamo lavorare. I nutrizionisti suggeriscono di inserire nella dieta cibi ricchi di calcio, verdure a foglia verde, pesce, succhi fortificati, latte, cereali, alimenti con vitamina D e ricchi di proteine; gli esperti mettono in guardia anche su fumo, perdite di peso o bassi indici di massa corporea, consumo frequente di alcol, inquinamento dell’aria e scarsa attività fisica. A tal riguardo, il National Institute on Aging (NIA) raccomanda di eseguire esercizi di carico a basso impatto, che aiutano a costruire e rafforzare le ossa.
Nuove collaborazioni caratterizzano l’evoluzione rinnovata della nostra rivista “AlimentiFunzionali”, come quella con ClaudioGhizzoni, che firma lo speciale Tutto è nel naso, spesso considerato solo per la sua funzione di condotto d’aria e non altrettanto riconosciuto come strumento per la percezione degli odori.
Parliamo di nichel: è la dose che fa il veleno; vi spieghiamo come fare a seguire una dieta a basso contenuto di nichel. E sul tema celiaci, allergici ed alimenti funzionali, vi aggiorniamo sull’attuale normativa alimentare, che viene incontro a entrambe le categorie di alimentazioni speciali, fornendo indicazioni obbligatorie per poter acquistare i prodotti in modo sicuro. In primo piano, gli approfondimenti a cura degli esperti su alimentazione e salute dei denti, intestino permeabile e patologie della pelle.
Crescono le referenze senza glutine di MolinoSpadoni, come ci spiega KatiaBorrini, responsabile marketing dell’azienda nella nostra intervista.
In vista della stagione estiva, pubblichiamo consigli preziosi per limitare la distruzione degli antiossidanti naturalmente presenti nell’epidermide, e proteggere e rimpolpare le scorte di difese endogene con alimentazione e stile di vita. Estive (e salutari) anche le nuove ricette: Fragole e nuvole di DomenicantonioGalatà, e
il Gelato salato al guacamole con tortilla chips piccanti al forno di GiuliaGiunta, di Funny Veg Academy.
Passiamo in rassegna nuovi prodotti functional, le novità viste al Cosmofarma di Bologna, integratori e alimenti per sportivi, ricerche applicate e contaminazioni senza rete. Un esempio di queste ultime? Caramelle a base di succo d’ananas, vitamina C e probiotici, che promettono di migliorare la salute vaginale.
Qui potete scaricare la vostra copia gratuita di “Alimenti Funzionali”
L’azienda Di Bartolo da ben 70 anni e tre generazioni si occupa della trasformazione di frutta fresca e frutta secca in ingredienti destinati al settore alimentare
Un’azienda Italiana a conduzione familiare dal respiro internazionale, Di Bartolo srl nasce nel 1951 in Sicilia distinguendosi sin dagli albori per l’altissima qualità dei prodotti e l’innovazione nel campo dell’industria dei semilavorati alimentari.
Oggi la Di Bartolo è giunta alla terza generazione, sostenuta dalla visione coesa dei figli di Rosario, Carmelo (Sales Manager), Cristina (Administrative and Financial Manager) e Valeria (Purchasing Manager), puntando sulle applicazioni nei settori del gelato, bakery, beverage e confectionery.
Con oltre 6000 mq suddivisi in 2 stabilimenti, l’azienda produce paste, granelle, succhi, oli essenziali e canditi, con un catalogo di oltre 350 referenze, versatili e in grado di arricchire e rendere unica qualsiasi creazione.
L’azienda nel tempo ha sviluppato un laboratorio dotato delle più moderne tecnologie analitiche per sostenere il team di ricerca e sviluppo, rispondere alle numerose e differenti richieste di mercato e offrire ricette personalizzate e standardizzazioni di prodotto, soluzioni ingredientistiche “tailor made” alla clientela.
Attenzione e trasparenza fanno parte dei valori Di Bartolo, che segue minuziosamente il processo lavorativo e di trasformazione, dove anche le migliori materie prime vengono accuratamente selezionate e analizzate, per rispondere ai rigorosi Food Safety Standard e per il rispetto delle esigenze religiose dove richiesto.
Iscritta ai consorzi Pistacchio verde di Bronte D.O.P. e di tutela per la Mandorla di Avola, l’azienda si impegna inoltre alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti autoctoni, attingendo a primizie locali di origine certificata e bio, come ad esempio il Cioccolato di Modica I.G.P e i profumatissimi agrumi di Sicilia – Limone e Arancia.
In oltre settant’anni di storia Di Bartolo è riuscita ad affermarsi non solo in Italia ma ha saputo conseguire straordinari traguardi instaurando relazioni commerciali con ben 16 Nazioni, in Europa e Oltreoceano, tra cui Canada, Giappone, Regno Unito, Francia e Germania. Tutto questo investendo continuamente in personale altamente qualificato e nella sua formazione, nell’ampliamento e ammodernamento degli stabilimenti con l’acquisto di impianti totalmente automatizzati, e senza far mancare mai una passione inarrestabile che da sempre contraddistingue i membri della famiglia Di Bartolo.
Da tempo, i nitrati, che troviamo comunemente in verdure, carne ed acqua potabile, sono oggetto di forte dibattito. La questione si sviluppa intorno ai potenziali benefici cardiovascolari, all’effetto sulla funzione cognitiva, al ruolo delle temperature di cottura e alla relazione sfumata tra nitrati e cancro. Perché se esistono studi che collegano un elevato contenuto ad un rischio maggiore di cancro del colon-retto, altri nel frattempo non hanno individuato alcun legame tra la loro assunzione (in gran parte dalle verdure) con cancro alla vescica o renale, al pancreas e al colon o altri tumori dell’apparato digerente.
Fanno bene o male alla salute? Perché?
Di recente, la Edith Cowan University, in Australia, rende nota una nuova revisione e suggerisce che potrebbero proteggere dalle malattie cardiovascolari. Lo studio è stato pubblicato su Trends in Food Science and Technology.
Quando si consumano fonti alimentari di nitrato, quest’ultimo viene assorbito dalle ghiandole salivari, e qui viene convertito in nitrito, assorbito a sua volta nel flusso sanguigno e trasformato in ossido nitrico. È questo a svolgere un ruolo chiave in diverse funzioni all’interno del nostro corpo, tra cui la regolazione della pressione sanguigna e la salute del cuore.
Le attuali linee guida suggeriscono l’assunzione di 0-3,7 mg di nitrati per kg di peso; le verdure sono le principali fonti, specie quelle a foglia, come rucola, spinaci cinesi e lattuga; nettarine e pesche ne contengono in poca quantità; possiamo trovarne (pochi) in anche in prodotti alimentari di origine animale; il latte scremato ne contiene per esempio meno di 0,5 mg/kg. I prodotti a base di carne trasformata contengono livelli più elevati: gli esperti spiegano che nitrati e nitriti vengono aggiunti alle carni lavorate per ridurre la contaminazione batterica e prevenire malattie come il botulismo.
Infine, i nitrati si trovano anche in acque superficiali e sotterranee: l’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce un valore guida per l’acqua potabile pari a 50 mg/L.
Benefici ed effetti negativi per la salute
Nel 1976, viene provato che i nitrati possono formare N-nitrosammine, altamente cancerogene e legate al cancro anche nell’uomo.
Con gli anni, però, sono emersi studi che hanno rivelato che i nitrati assunti con l’alimentazione (la maggior parte di questi ha studiato gli effetti dell’assunzione da fonti vegetali) migliorano la funzione e la salute cardiovascolare e riducono il rischio a lungo termine di malattie cardiovascolari, aumentano i livelli di ossido nitrico, coinvolto nella regolazione del sistema nervoso centrale e cardiovascolare, influenzando entrambi cognizione e funzionecerebrale. Inoltre, l’ossido nitrico inibisce la fosforilazione della proteina tau, la cui iperfosforilazione è correlata al morbo di Alzheimer.
In letteratura si citano effetti benefici anche per la funzione muscolare e la salute degli occhi, effetti antinfiammatori e contro il rischio di diabete. Alcuni ricercatori fanno sapere che quelli presenti in frutta e verdura aprono i vasi sanguigni, oltre ad agire come antiossidanti e composti antinfiammatori che inibiscono la formazione di N-nitrosammine dannose, associate al cancro.
Gli alimenti sono tra le fonti più basse di N-nitrosammine (comunemente ne contengono tra 0 e 373 μg/kg). Parliamo di prodotti a base di carne, prodotti ittici, verdure in scatola, vegetali in salamoia e fermentati, alcune bevande (tra cui quelle alcoliche), cereali, latticini, frutta, riso e tofu. L’aumento della temperatura di cottura degli alimenti, invece, ne favorisce la formazione.
L’associazione tra consumo di nitrati e cancro umano non è definitiva e sono necessarie ulteriori ricerche.
Un ultimo punto è doveroso. Gli studi sulla nutrizione sono troppo brevi per mostrare effetti a lungo termine o cambiamenti significativi; nella vita reale seguiamo diete più varie di quelle suggerite dagli studi. Rischi e i benefici vanno bilanciati in base alle caratteristiche individuali. “Le persone a rischio di demenza, malattie cardiache, diabete o condizioni infiammatorie possono trarre beneficio dal consumo moderato di alimenti ricchi di nitrati, mentre quelli ad alto rischio di cancro potrebbero voler evitare l’esposizione a livelli elevati di nitrati”, spiegano gli esperti.
Lo chef StefanoSforza, di Opera a Torino, risponde alla chiamata di una maggiore consapevolezza e impegno per lasalvaguardia ambientale, diventando parte attiva di un cambiamento condiviso dagli chef anche sui social,con l’hashtag#iocambiomenu. È in questo modo, che il WWF lancia l’allarme sull’uso di specieittiche in pericolo di estinzione,presenti ancorain molti menu, e sulla necessità di una maggiore informazione sull’argomento.LisaCasali, scienziata ambientale ed esperta dicucina sostenibile,mette in lista cinquespecie a rischio concreto di estinzione, “che non hanno una soluzione sostenibile, né in termini di allevamento, né intermini di pesca”: anguilla, rana pescatrice, cerniabruna, pesce spada e verdesca.
“Non sonopreoccupato per l’assenza di certi prodotti nel mio menu. Ho scoperto che proprio laloro eliminazione porta ad una stimolante ricerca per sostituirli”, spiega Sforza. E la svolta etica dello chef, condivisa da AntonioCometto, la proprietà del ristorante, non riguarda solo il pesce, ma tutta la filiera produttiva. La svolta al vegetaledei piatti segue l’idea per cui quando si decide di non utilizzare più una materia prima la si sostituisce, evitando di cambiare radicalmente il piatto. Il foiegras è oggetto di attenzione da anni sebbene la sua richiesta sia tale da renderlo caposaldo dellaristorazione mondiale; la sua messa al bando è da ricercare nella crudeltà del metodo di allevamento.Come sostituirlo? Sforza pensa ad esempio adun Fusillo, limone, aringa, caffè, per cui lavorail midollo (che ha la stessa forza espressiva del foiegras), accompagnato da una spolverata dilamponi ghiacciati grattugiati. Farcisce i ravioli conostrica, accompagnandoli da un formaggio erborinato, il truset, un’erba croccante tendente all’amaro, o la salicornia. In sostituzionedel Risotto, anguilla, sedano, rapanello, creail Risotto, ricci, lardo, cicoria selvatica.“Un’ottima variante alla rana pescatrice è quella del lucioperca, un pesce d’acqua dolce delicato e versatile”. Esparisce dalla lista degli ingredienti di cucina e di sala anchelo zucchero semolato, in virtù del glucosio o dello zucchero di canna.
Dessert Piselli, yuzu e camomilla.
In quest’ottica si inserisce la novità delFabaceae, il secondo menu dedicato a una famiglia vegetale dopo Brassicaceae.Sei le portate per un percorso costruito con fave, fagiolini, piselli, lenticchie e ceci, ingredienti da usare sia freschi che secchi, con un importante contenuto proteico.
Lenticchia Beluga, anacardi, loto.
Nell’antipasto Lenticchia Beluga, anacardi, loto, lo chef utilizza una particolare varietà dellegume di colore nero, in insalata, in abbinamento a una crema di anacardi, con radice di loto cotta. Per Hummus, erbe selvatiche, sesamo, preparala salsa con ceci classici e la abbina ad un impasto di acqua e farina ripienodi erbe primaverili scottate in padella e ceci neri. A chiusura del menu degustazione, il dessert Piselli, yuzu, camomillasi compone di un semifreddo allo yuzue piselli freschi conservati in uno sciroppo alla vaniglia.
Carota, arancia, galanga.
Il menu Opera esaltala ricerca del massimo sapore di ogni ingrediente, attraverso il metodo di cottura e l’utilizzo di poche materie prime nel piatto.Per l’antipasto Carota, arancia, galanga, l’ortaggio vienecotto nel succo di arancia, farcito con crema di carota e galanga (unaradice orientale) e arricchito da una selezione di varietà diverse di carota e da un’emulsione di barbadi carota e acqua. In Fagioli, pera Decana, dragoncello la classica pasta e fagioliviene rivisitata con la preparazione di una crema di fagioli cotta e profumata con il dragoncello, con perespallinate dalla forma simile a quella dei fagioli bianchi e, infine, con una crema di pera, dragoncello ecognac alle pere.
Fusillo, mandorla, cipolla dolce.
In Carta figurano il Fusillo, mandorla, cipolla dolce,per cui lo chef fa bollire la pasta in brodo con cipolla di Cannara, rossa e dolciastra,e presenta la mandorla sotto forma di olio e nelle vestidi “formaggio” vegetale. Gianduia, lamponi, rosmarino è invece il dessert consfere di gianduiaripiene di coulis di lamponi, ricoperte da polvere di lampone,e sfere di pan di Spagna montato, bagnato con sciroppo di rosmarino, lamponi freschi, gelato con gianduia, gel di rosmarino e lampone.
Teupol è un estratto di Ajuga reptans titolato in teupolioside. È un forte antiossidante: gli studi confermano un’azione decisamente più potente rispetto anche a resveratrolo, rutina e vitamina C. Inibisce la 5-alfa reduttasi diminuendo quindi la produzione di diidrossitestosterone (DHT), la forma attiva del testosterone: può essere quindi un valido promotore del benessere della prostata e un valido rimedio per le pelli acneiche e grasso oleose.
Distribuito in Italia da Faravelli, Teupol è prodotto da ABResearch – azienda biotech italiana. È ottenuto a partire da colture cellulari, attraverso una tecnologia unica e rivoluzionaria, che permette di ottenere estratti di elevata qualità ed ecosostenibili.
Nel processo di estrazione acqua e terreni sono impiegati al minimo, senza l’impiego di solventi e pesticidi. Si ottengono così estratti standardizzati, che superano i problemi legati alla reperibilità e alla stagionalità.
Per la produzione di Teupol, dopo aver selezionato l’Ajuga reptans e le parti della pianta più adatte, queste sono fatte crescere in piastra prima e in sospensione liquida poi. Una volta standardizzate e ottimizzate, le linee cellulari fermentano all’interno di bioreattori. A queste fasi seguono poi quella di estrazione e liofilizzazione dell’estratto.
Le categorie degli alimenti e delle bevande sono messe a dura prova dai cambiamenti dietetici e di stile di vita. La formulazione di nuovi prodotti che siano ottimizzati dal punto di vista nutrizionale e allo stesso tempo offrano un’esperienza di gusto eccellente è il modo giusto di distinguersi sul mercato e di attrarre i consumatori attenti alla salute.
Il 63% dei consumatori globali sarebbe interessato ad acquistare un prodotto adatto ad uno stile di vita sano contenente Omega-3*, mentre l’82% dei consumatori globali afferma di riconoscere il legame tra una buona salute del cuore e una buona salute generale** (Fonti: *Kerry Global Consumer Survey – Digestive & Immune Health, 2021. **FMCG Gurus: Understanding Heart Health in 2021 – Global Report).
Non tutti gli Omega-3 sono uguali
Gli Omega-3 sono essenziali per il benessere psicofisico del nostro organismo, informazione che abbiamo ormai ben appreso, mentre è fondamentale sapere come scegliere un acido grasso Omega-3.
I fattori chiave per fare la scelta giusta sono la scelta un prodotto ad alto livello di purezza, il rapporto equilibrato EPA-DHA e la sicurezza per il consumo quotidiano che possa vantare ampie approvazioni normative: la nostra gamma Eupoly-3® soddisfa tutti questi requisiti.
Eupoly-3® (Omega-3 EPA & DHA) è, infatti, una fonte naturale di Omega-3 da pesce o alghe con eccezionali caratteristiche di sicurezza, stabilità e proprietà organolettiche: grazie a un processo unico ideato da Biosearch Life , siamo in grado di ultra purificare gli oli, preparandoli per essere incorporati in modo stabile e con un sapore eccellente, negli alimenti funzionali.
I nostri Omega-3 sono oli di origine naturale (pesce e alghe), certificati sostenibili, adatti a vegani e vegetariani (Eupoly-3® Algae), privi di allergeni, altamente stabili, adatti a moltissime applicazioni alimentari e bevande grazie ad una miscela speciale di antiossidanti, con eccellenti proprietà organolettiche, conservabilità di un anno ed eccezionale sicurezza.
Grazie alla sua versatilità, Eupoly-3® è la scelta migliore per una varietà di applicazioni di prodotti in linea con la salute e il benessere e può essere consumato quotidianamente per ottenere i comprovati effetti benefici degli Omega-3 sulla salute.
Le possibili applicazioni includono un’ampia gamma di prodotti a base vegetale (vegani e vegetariani), bevande, prodotti lattiero-caseari, latte artificiale, nutrizione clinica, integratori alimentari e diverse matrici alimentari.
La gamma Eupoly-3® può essere anche: GMP (Good Manufacturing Practice), FDA GRAS, FOS (Friends of the Sea), Kosher, Halal e Marin Trust, Non-GMO, senza glutine, senza contaminanti e senza solventi.
Kerry è il principale partner mondiale per il gusto e la nutrizione per i mercati alimentare, delle bevande e farmaceutico. Innoviamo insieme ai nostri clienti per creare prodotti dal gusto eccezionale, con nutrizione e funzionalità migliorate, garantendo al contempo un migliore impatto per il pianeta. Le nostre principali informazioni sui consumatori, il team globale di ricerca e sviluppo di oltre 1.100 scienziati del settore alimentare e un’ampia presenza globale ci consentono di risolvere le sfide complesse dei nostri clienti con soluzioni differenziate. In Kerry, vogliamo essere il partner più prezioso dei nostri clienti, creando un mondo di nutrizione sostenibile e raggiungeremo oltre 2 miliardi di consumatori con soluzioni nutrizionali sostenibili entro il 2030. Per ulteriori informazioni, visitare www.kerrygroup.com.
Tanto versatile quanto gustoso, sono ben documentati i benefici per la salute del cacao, e, in particolare, del cioccolato fondente, che contiene più solidi di cacao e quindi più antiossidanti che possono promuovere la salute cardiovascolare, del cioccolato al latte.
Ricercatori dell’ARS presso la Food Science and Market Quality and Handling Research Unit (FSMQHRU) di Raleigh, NC, USA, stanno sviluppando un cioccolato al latte più sano utilizzando la pelle delle arachidi, che contengono composti fenolici tra cui le procianidine, per arricchire il cioccolato al latte, aumentandone la capacità di ridurre l’infiammazione.
Sfortunatamente, la pelle delle arachidi è molto ricca di tannini, che dà loro un sapore amaro, quindi è solitamente rimossa durante la lavorazione. Poiché il 50% o più delle arachidi coltivate negli Stati Uniti sono trasformate in burro di arachidi, si ha un’abbondanza di scarti di lavorazione che possono essere usati nell’alimentazione animale, ma a livelli bassi per evitare che gli animali rifiutino il mangime. I ricercatori hanno scoperto che alcuni dei composti fenolici contenuti nella pelle sono le stesse catechine che si trovano nel tè, nei mirtilli e nel cacao e hanno benefici per la salute come attività antiossidante e proprietà antinfiammatorie.
È stato sviluppato un modo per combinare gli estratti solubili con la maltodestrina, un polisaccaride a base di amido, per fare una polvere fluida che fosse più facile da gestire e che controllasse l’amarezza. La polvere risultante potrebbe quindi essere utilizzata come ingrediente alimentare funzionale, anche se l’allergenicità delle arachidi si trasmette alla pelle. Pertanto, qualsiasi prodotto che utilizzi questa polvere dovrebbe riportare in etichetta le informazioni sull’allergia alle arachidi.
È stata preparata una serie di quadrati di cioccolato al latte contenenti livelli crescenti di polvere di pelle di arachidi. Questi quadrati di cioccolato sono stati utilizzati in un test di soglia durante il quale un gruppo di 100 consumatori ha assaggiato il cioccolato arricchito e quello di controllo. La maggior parte dei consumatori non riusciva a capire se il cioccolato fosse arricchito fino a quando il livello della pelle di arachidi era superiore a quello che aveva un’attività antiossidante uguale al cioccolato fondente.
I peptidi di collagene Peptan® sono una linea “olistica” dedicata al benessere del nostro organismo, presentata da Faravelli Nutra Division lo scorso 25 e 26 novembre a Milano in occasione di in-vitality
La linea comprende diversi prodotti, pensati per promuovere un’integrazione sana ed efficace, a beneficio di pelle, ossa e cartilagini.
I peptidi di tipo 1 sono un prodotto naturale di elevata purezza, con oltre il 97% di proteine (peso a secco). Sono gli stessi che si trovano nelle ossa e nella pelle; grazie alla forma idrolizzata, risultano facilmente digeribili.
Peptan IIm è collagene idrolizzato di tipo II, di origine naturale, sotto forma di peptidi bioattivi e glicosaminoglicani, i cosiddetti GAG. La composizione è unica e contiene gli stessi componenti della matrice della cartilagine umana. Peptan IIm offre molteplici benefici per la salute delle articolazioni, con un basso dosaggio giornaliero.
I peptidi di collagene per la “Beauty from within”
Diversi studi clinici ne hanno dimostrato l’efficacia nel migliorare l’aspetto generale della pelle e dei capelli, in popolazioni etnicamente diverse.
Pelle e capelli
Uno studio ha esaminato l’effetto di una dose orale giornaliera di 5 g di peptidi di collagene verso placebo su un gruppo di 60 volontarie, 30 donne per gruppo, di età compresa tra 45-60 anni, per una durata di 90 giorni. I risultati hanno mostrano che 5 g / al giorno di integrazione con Peptan® aiutano a rendere pelle più bella (pori e rughe meno visibili, ridotta squamosità e rugosità e maggiore densità dermica) e capelli più forti.
Meno rughe, meno pori e capelli più forti
Uno studio clinico randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco con un’assunzione giornaliera di 5 g di Peptan® o di placebo, per 90 giorni, ha dimostrato una riduzione delle rughe del 13% intorno agli occhi e del 10% intorno alla bocca. Inoltre, si è registrato una diminuzione della visibilità dei pori del 57% Nello stesso studio Peptan® ha effettivamente aumentato la forza dei capelli (+13%) rendendoli più sani e belli.
Pelle più idratata
Peptan® aumenta il livello idratazione cutanea del 28%, dopo 8 settimane. Il 91% del gruppo che ha assunto Peptan ha riportato livelli di idratazione cutanea più elevati durante lo stesso periodo.
Peptan®, integrazione efficace e pratica
I peptidi di collagene Peptan® sono facili e pratici da assumere. Si sciolgono velocemente in acqua fredda e in qualsiasi tipo di bevanda, come frullati, latte e altro ancora. Hanno gusto e odore neutro, ideali per tutte le ricette, anche calde (zuppe, cioccolata in tazza o in una torta fatta in casa).
Nell’ambito dell’integrazione sportiva sono un’ottima fonte di proteine e possono essere utilizzati in forma di barrette, gel o bevande energetiche.
Ricercatori australiani hanno pubblicato sulla rivista Nutrients un lavoro volto a studiare l’effetto del consumo di spaghetti ad alto contenuto di amilosio sulla glicemia post-prandiale. È stato analizzato l’effetto del consumo di spaghetti ad alto contenuto di amilosio per periodi di 2 ore, monitorando le variazioni della concentrazione di glucosio nel sangue e calcolandone l’area totale sottesa dalla curva.
Dodici giovani adulti sani sono stati reclutati per uno studio incrociato randomizzato per confrontare l’effetto del consumo di spaghetti (180 g) contenenti il 15%, 20% e 45% di amilosio sulla glicemia postprandiale. Le concentrazioni di glucosio nel sangue a digiuno sono state determinate tramite campioni di sangue con puntura delle dita. Le concentrazioni di glucosio postprandiale sono state rilevate a 15, 30, 45, 60, 90 e 120 minuti. I soggetti che hanno consumato spaghetti con il 45% di amilosio avevano una concentrazione di glucosio nel sangue significativamente più bassa a 15, 30 e 45 min (5,5±0,11; 6,1±0,11; 5,6±0,11 mmol/L) rispetto ai soggetti che hanno consumato spaghetti con il 15% di amilosio (5,8±0,12; 6,6±0,12; 5,9±0,12 mmol/L).
L’area totale della curva di concentrazione della glicemia dopo il consumo di spaghetti con il 45% di amilosio era 640,4±9,49 mmol/L/min, il 3,4% in meno rispetto al consumo di spaghetti con il 15% di amilosio (662,9±9,49 mmol/L/min).
Le proprietà fisico-chimiche e fisiologiche della fibra alimentare solubile (SDF) e della fibra alimentare insolubile (IDF) dei germogli di bambù sono state studiate nello studio cinese pubblicato sulla rivista Food Chemistry.
Le IDF hanno mostrato una migliore capacità di assorbimento rispetto alle SDF della stessa specie. I risultati dell’osservazione della microstruttura hanno indicato che la superficie dell’IDF era porosa, mentre l’SDF relativamente piatta e compatta. Le capacità di assorbimento del colesterolo di IDF e SDF di Fargesia spathacea erano relativamente più elevate rispetto alle altre specie. Sia la SDF che la IDF di F. spathacea hanno mostrato potenziali effetti prebiotici, anche se gli effetti di promozione del Lactobacillus e del Bifidobacterium della SDF erano relativamente più forti della IDF. Rispetto al controllo, la concentrazione di acidi grassi totali a catena corta nei gruppi di DFI e SDF è aumentata, rispettivamente, di 1,28 e 0,71 volte.
Questi risultati suggeriscono che le fibre alimentari di F. spathacea con forte attività di assorbimento del colesterolo e potenziale prebiotico, potrebbero essere utilizzate come ingrediente bioattivo nella produzione di alimenti funzionali.
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