Cosa c’è da sapere sul lievito di birra, tra benefici per la salute, rischi e importanti controindicazioni, lo rivela il Medical News Today in una nota online.
Noto anche come Saccharomyces cerevisiae, sappiamo che viene utilizzato in panificazione e per la produzione di vino e birra, ma può essere assunto anche come integratore alimentare, perché contiene cromo e vitamine del gruppo B, come niacina, acido folico e biotina.
Gli esperti lo consigliano per curare diabete, diarrea e raffreddore, ma anche per mantenere i livelli di zucchero nel sangue e migliorare quelli di energia, gestire la tolleranza al glucosio e mantenere il proprio peso.
Se negli ultimi anni, la ricerca ha dimostrato i effetti benefici sul trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, sui sintomi delle infezioni del tratto respiratorio e sulla sindrome dell’ovaio policistico, è pur vero e dimostrato che consumato in dosi elevate porta a problemi allo stomaco, in rari casi al danneggiamento di nervi, reni e fegato. Potrebbe interagire con gli inibitori delle monoaminossidasi (come selegilina, fenelzina o isocarbossazide) e per questo motivo lo si sconsiglia a soggetti affetti dal morbo di Crohn e a chi assume farmaci per curare la depressione o che assumono levotiroxina.
Come consumarlo? È disponibile in polvere, compresse e capsule. Il più delle volte, i medici ne raccomandano 1-2 cucchiai di polvere o fiocchi, circa 15-30 g, con la raccomandazione di controllarne la quantità di vitamine, minerali e proteine.