Il teff, un piccolo cereale che deriva dalla pianta Eragrostis tef, si caratterizza per un leggero sapore di nocciola e melassa. La sua farina è un popolare sostituto a quella di frumento, specie per chi segue una dieta gluten free, perché è naturalmente priva di glutine e con un buon profilo nutrizionale.
Se l’Eragrostis tef è una pianta originaria dell’Africa, oggi gli agricoltori coltivano teff anche in altri Paesi, come India, Australia e Stati Uniti. Il cambiamento climatico influenzerà probabilmente la disponibilità di mais, grano e riso, e gli esperti attribuiscono alla sostituzione di questi tre con il teff un ruolo importante per la futura sicurezza alimentare nel mondo.
Di recente, i produttori di alimenti naturali hanno iniziato a utilizzare la farina di teff per realizzare pasta, cereali, biscotti, cracker e pane senza glutine. I potenziali benefici per la salute di questo tipo di farina sono legati all’elevato contenuto in fibra alimentare (importante per una sana digestione), in aminoacidi essenziali (di più rispetto ad orzo e frumento) e in minerali, come calcio e ferro.
Il Medical News Today, sul tema, riporta anche alcuni rischi legati a questo cereale. Innanzitutto la suscettibilità delle colture ai parassiti. Nelle zone climatiche mediterranee, è stato documentato, le colture adattano alcuni meccanismi di difesa per proteggersi dai parassiti, che possono modificare il gusto e la qualità nutritiva delle colture stesse. Inoltre, è bene prestare attenzione al contenuto di nutrienti: la Food and Drug Administration fa sapere che le farine etichettate come “arricchite” devono contenere tiamina, riboflavina, niacina, acido folico e ferro. E sempre secondo la FDA, possono anche contenere calcio aggiunto.