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Le bacche di olivello spinoso apportano benefici contro diabete e obesità

Gli ambienti costieri rigidi in cui crescono le bacche di olivello spinoso le inducono a produrre più antiossidanti, gli stessi che uniti a fibre e vitamine migliorano la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio e supportano la salute metabolica

Immagine pxhere.com

 

L’olivello spinoso si unisce a un elenco crescente di nutraceutici, il cui valore medicinale è confermato dalla scienza moderna. Un nuovo studio della Memorial University di Terranova, in Canada, identifica nell’arbusto costiero un potente antiossidante. Le bacche sembrerebbero vantare caratteristiche nutrizionali benefiche per diabete e obesità; i risultati sono stati pubblicati nel Journal of the Science of Food and Agriculture.
Già note in Asia e utilizzate per il trattamento dell’artrite e di altre condizioni infiammatorie in Europa, queste bacche contengono potenti antiossidanti che inibiscono o prevengono i danni causati alle cellule del corpo dai radicali liberi; l’olio della pianta è fonte di acidi grassi omega-3 e omega-6, polifenoli e vitamine E, B e A.
Gli esperti citano vitamine C ed E, nonché flavonoidi, carotenoidi e composti fenolici e fibre alimentari, quali responsabili dei potenziali effetti sulle cellule del diabete: riducono il danno ossidativo e l’infiammazione, migliorano potenzialmente la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio. Allo stesso modo, la combinazione di antiossidanti e fibre alimentari mitigano lo stress ossidativo e l’infiammazione, supportando la salute metabolica e aiutando negli sforzi di gestione del peso.
Nella lista dei comuni nutraceutici a base vegetale figurano anche curcuma, zenzero, tè verde, mirtilli, semi di chia e di lino. Ai loro composti bioattivi si attribuiscono proprietà antiossidanti ed effetti antinfiammatori; i polifenoli migliorano la salute vascolare e riducono il rischio di malattie cardiovascolari. Ve ne sono anche di più moderni dalla riconosciuta la funzione antiossidante. Il resveratrolo, presente nell’uva nera, in alcuni frutti di bosco e nelle arachidi, riduce l’infiammazione, migliora il flusso sanguigno e protegge dai danni ossidativi ai vasi sanguigni; l’axantina, un pigmento carotenoide abbondante in alghe e frutti di mare come salmone e gamberetti, ha anche effetti vasodilatatori; i lignani dei semi di lino e sesamo riducono lo stress ossidativo. Infine, presenti naturalmente in frutta, verdura, noci e semi, steroli e stanoli vegetali riducono i livelli di colesterolo LDL.

 

Il potere benefico delle piante costiere

Anche le foglie giovani di Hibiscus tiliaceus, Syzigium corymbosa, Calophyllum inophyllum e Colubrina asiatica, note come ibisco da spiaggia, mela acquatica, alloro alessandrino e legno serpente asiatico vantano antiossidanti. I ricercatori sostengono che siano le condizioni difficili in cui crescono queste piante, come il terreno ad alto contenuto di sale, l’umidità variabile e lo scarso contenuto di nutrienti, ad aumentare il loro stress ossidativo e di conseguenza la capacità di adattamento ambientale, che porta a livelli più elevati di produzione di antiossidanti.

 

MedicalNewsToday

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