Con oltre 6 milioni di persone negli Stati Uniti affetti dal morbo di Alzheimer e numeri in aumento, la notizia apparsa su Neurology fa ben sperare. Sembrerebbe che alcuni antiossidanti, presenti naturalmente in vari alimenti, proteggono dalla neurodegenerazione.
L’interesse mostrato dalla comunità scientifica verso potenziali effetti benefici delle diete ricche in antiossidanti, per prevenire o rallentare il danno alle cellule causato dallo stress ossidativo, trova ampio sostegno, perché le sperimentazioni sui farmaci per i sintomi dell’Alzheimer (ovvero la difficoltà con la memoria a breve termine, il linguaggio e il processo decisionale) hanno avuto sinora bassi tassi di successo.
I ricercatori del National Institute on Aging, nel Maryland (Usa), hanno esaminato la relazione tra i livelli di diversi antiossidanti nel sangue (comprese le vitamine A, C ed E, e diversi carotenoidi) e i tassi di malattia di Alzheimer e altre demenze. Lo stress ossidativo può verificarsi a un livello anormalmente alto nel nostro corpo, compreso il nostro cervello. In tali circostanze, il consumo di antiossidanti può aiutare a proteggere le nostre cellule dai danni, comprese quelle cerebrali. Anche livelli più elevati di luteina e zeaxantina (che si trovano in verdure a foglia verde) e di β-criptoxantina (presente in bacche, mele e papaia) sono associati a un ridotto rischio di demenza.
Tuttavia, per raggiungere una conclusione certa, questi risultati devono essere testati in uno studio controllato randomizzato, fanno sapere gli esperti, solo allora sarà possibile determinate la quantità di antiossidanti (assunti attraverso cibi, bevande e integrato) utile a proteggere il cervello, per promuovere un invecchiamento sano e ridurre il rischio di demenza.