Secondo quanto affermato da ricercatori americani della Ohio State University sul numero del 4 novembre 2014 della rivista Plos One, una formulazione modificata della curcumina permette di registrare in tutto l’organismo i benefici per la salute degli integratori a base di questa spezia.
La curcumina è un composto naturalmente presente nella curcuma che è stata utilizzata per secoli nella medicina ayurvedica per il trattamento delle allergie, del diabete e delle ulcere.
Prove anedottiche e scientifiche suggeriscono che la curcumina potrebbe promuovere la salute diminuendo l’infiammazione, ma non è ben assorbita dall’organismo. La maggior parte della curcumina assunta con gli alimenti o con gli integratori, infatti, non supera il tratto gastro-intestinale e la piccola porzione assorbita è metabolizzata rapidamente.
Molti gruppi di ricercatori stanno testando gli effetti del composto su malattie, quali il cancro al colon e l’osteoartrite; altri stanno verificando se la diffusione della disponibilità degli effetti biologici della curcumina all’intero organismo potrebbe essere utile sia dal punto di vista terapeutico che come integratore giornaliero per combattere le malattie.
Con questo nuovo studio, sono stati identificati un modo migliore e più efficace per trasportare la curcumina e quali malattie possono trarre vantaggio dal suo potere antinfiammatorio.
La polvere di curcumina è stata miscelata con l’olio di ricino e il glicole polietilenico in una nano-emulsione; questo processo permette al composto di dissolversi e di essere più facilmente assorbito nell’intestino per entrare nel circolo sanguigno e nei tessuti.
I ricercatori hanno dimostrato che le concentrazioni nel sangue della curcumina emulsionata sono 10 volte superiori a quelle della curcumina in polvere sospesa in acqua. Pertanto, hanno lanciato esperimenti su ratti e colture cellulari generando un’infiammazione artificiale e confrontando gli effetti della curcumina nano-emulsionata con quelli della sospensione in acqua o quelli dell’assenza del trattamento.
I ratti alimentati con l’emulsione hanno fatto registrare una regressione dell’infiammazione acuta grazie al blocco di una proteina chiave che scatena la risposta immunitaria. Questi ricercatori sono stati anche i primi a dimostrare che la curcumina blocca l’attivazione di cellule specifiche del sistema immunitario, i macrofagi, che, quando sono iperattive, sono correlate a disturbi cardiaci e obesità.
I ricercatori, ora, stanno verificando se la curcumina emulsionata sia in grado di contrastare l’infiammazione correlata a malattie e alla debolezza dovuta all’età. Hanno iniziato studiando la capacità della curcumina nano-emulsionata di prevenire o controllare l’infiammazione causata da lupus su animali.