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I cibi anti-cellulite e il carb cycling

 

 

Prestare attenzione alla qualità degli alimenti è in cima alla lista dei 5 consigli che Riccardo Gaspari, specializzato in scienza dell’allenamento e lifestyle, nonché autore del libro “Vincere la cellulite con alimentazione, integrazione e allenamento” (Edizioni Lswr), suggerisce per contrastare con efficacia l’inestetismo della ritenzione idrica.
Non basta contare le calorie, è molto importante la qualità del cibo. L’esperto spiega, infatti, che gli alimenti non forniscono solo calorie ma anche informazioni sulla loro composizione e proprio queste ultime vengono lette dai nostri geni, influenzando e spesso alterando il metabolismo, come pure il nostro aspetto, comportamento e sensazioni.
La cellulite non è un’adiposità da contrastare con una dieta ipocalorica e non basterebbe neppure un rimodellamento del corpo con un allenamento specifico, vi sono piuttosto diversi fattori da considerare nel loro insieme, con una strategia che ne evidenzi importanza e relazioni.
Il suo consiglio di integrare la dieta con detossinanti naturali ha una ragione fisiologica. Durante un percorso di dimagrimento, infatti, il corpo attiva la lipolisi, che tende a mettere in circolo una maggiore quantità di tossine, normalmente accumulate nel tessuto adiposo. “Questi integratori naturali favoriscono l’eliminazione delle scorie in maniera delicata e fisiologica senza creare alcun scompenso all’organismo”, spiega. Le sostante naturali contenute in questo tipo di integratori svolgono effetto drenante e depurativo: sì al tarassaco, che contiene inulina, al cardo mariano con la silmarina, al carciofo, alla meriva e alla spirulina.
E giungiamo al tema dei carboidrati e i classici approcci low carb, a cui va preferito il carb cycling. Vuol dire ridurre i carboidrati giornalmente, ad intervalli prestabiliti e con quantitativi ben studiati. Quando si abbassano le calorie, e nello specifico i carboidrati, si favorisce l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, ma con il carb cycling questi ultimi verranno prontamente reinseriti, così da evitare un rallentamento del metabolismo.
Attenzione all’assunzione di termogenici, integratori alimentari che non favoriscono la vascolarizzazione; spesso riportano, tra gli ingredienti, la caffeina che aumenta i livelli di cortisolo, distrugge le vitamine B e C, con un effetto negativo sulla qualità del sonno, oltre ad essere un vasocostrittore. Anche gli acidi grassi omega 6 e omega 3 possono essere d’aiuto ma è fondamentale equilibrarli, ai fini antinfiammatori.

www.edizionilswr.it

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