L’osteoporosi colpisce le ossa e si traduce in una diminuzione della densità minerale e della massa ossea, motivo per cui un soggetto affetto da questo tipo di patologia ha maggiori probabilità di subire fratture ossee e lesioni. Si tratta di una malattia silenziosa, senza sintomi evidenti, ma alcuni segni possono indicarne l’insorgenza precoce e al riguardo gli esperti hanno utili raccomandazioni.
I cosiddetti premonitori dell’osteoporosi sono i casi di recessione gengivale (la perdita ossea si verifica nella mascella, portando alla perdita dei denti e a malattie gengivali), unghie fragili e presa indebolita (esiste infatti un’associazione tra la forza di presa delle mani e la densità minerale ossea delle ossa di queste ultime).I sintomi in fase avanzata possono includere la graduale perdita di altezza, postura scorretta o curva, mal di schiena, dolore al collo, fratture della colonna vertebrale, senza contare che le ossa diventano più fragili e soggette a fratture.
Alcuni fattori di rischio non sono modificabili, per esempio una storia di cadute e fratture, l’età avanzata, una storia familiare di osteoporosi, un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie effettuato prima che le mestruazioni si interrompano naturalmente, bassi livelli di estrogeni nelle donne ed altre condizioni mediche, come HIV, artrite reumatoide ed anoressia nervosa. È pur vero però che su altri fattori di rischio possiamo lavorare. I nutrizionisti suggeriscono di inserire nella dieta cibi ricchi di calcio, verdure a foglia verde, pesce, succhi fortificati, latte, cereali, alimenti con vitamina D e ricchi di proteine; gli esperti mettono in guardia anche su fumo, perdite di peso o bassi indici di massa corporea, consumo frequente di alcol, inquinamento dell’aria e scarsa attività fisica. A tal riguardo, il National Institute on Aging (NIA) raccomanda di eseguire esercizi di carico a basso impatto, che aiutano a costruire e rafforzare le ossa.