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I probiotici alleviano la depressione e migliorano il sonno

 

 

Una nuova ricerca prova gli effetti positivi dei probiotici sui sintomi della depressione, dell’ansia e sulla qualità del sonno. Si è scoperto che il microbioma intestinale umano è implicato nella salute mentale attraverso interazioni bidirezionali all’interno dell’asse intestino-cervello, che coinvolge le vie immunitarie, neurali, endocrine e metaboliche tra l’intestino e il cervello. L’assunzione orale di probiotici può avere effetti terapeutici, promuovendo un microbioma intestinale sano ed equilibrato. Secondo la letteratura prodotta negli ultimi anni, quelli composti da ceppi specifici dei generi Lactobacillus e Bifidobacterium possono prevenire e trattare la depressione e l’ansia, sebbene solo pochi studi controllati randomizzati abbiano studiato i loro effetti, e quelli disponibili hanno utilizzato campioni di piccole dimensioni e non hanno analizzato il microbioma intestinale per confermare il ripristino dell’omeostasi.
Il probiotico NVP-1704, ovvero una miscela di Lactobacillus reuteri​ NK33 e Bifidobacterium adolescentis​ NK98, può alleviare l’ansia e la depressione nei topi, modulando le risposte immunitarie intestinali e la composizione del microbiota intestinale. Lo studio pubblicato su Nutrients, condotto presso il Seoul National University Bundang Hospital, in Corea, con un campione di 22 partecipanti, esamina l’efficacia e la sicurezza della sua somministrazione per la gestione dei sintomi legati allo stress in adulti sani, con un’analisi del microbioma intestinale per confermarne gli effetti.
I dati ottenuti suggeriscono che si tratta di un probiotico sicuro e ben tollerato con effetti benefici sulla depressione e sul sonno. L’analisi del microbioma dimostra che gli individui trattati con NVP-1704 mostrano una composizione del microbiota intestinale con rapporti ridotti tra Enterobacteriaceae e Bifidobacteriaceae e Enterobacteriaceae e Lactobacillaceae, che potrebbero essere associati a una migliore salute mentale. La significativa riduzione dei livelli sierici di citochine pro-infiammatorie IL-6 suggerisce che la somministrazione di ceppi di Bifidobacterium e Lactobacillus può sottoregolare la secrezione di citochine pro-infiammatorie.
“Sebbene l’esatto meccanismo debba essere ulteriormente chiarito – specificano i ricercatori – la modulazione dei percorsi neuro-infiammatori dovuti alla modificazione benefica del microbioma intestinale può essere la chiave alla base degli effetti benefici di NVP-1704”. La neuroinfiammazione indotta da varie condizioni mediche svolge un ruolo importante nella fisiopatologia della depressione, dell’ansia e dell’insonnia, la soppressione dell’IL-6 potrebbe quindi essere responsabile degli effetti psicotropi del trattamento con NVP-1704.

 

http://dx.doi.org/10.3390/nu13082660

 

 

 

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