
Alcuni ricercatori hanno osservato che a seconda dell’ora in cui ci si riposa il corpo umano consuma più o meno calorie. L’autrice dello studio, Kirsi-Marja Zitting della Harvard Medical School, ha dichiarato: “Constatare che la stessa attività, svolta in diverse fasce orarie, fa consumare una quantità diverse di calorie, è stato sorprendente!” Per fare queste deduzioni gli studiosi hanno reclutato sette persone, tenute in osservazione in un luogo dove non era possibile dedurre o sapere che ore fossero: niente orologi, telefoni o internet. Ogni notte gli orari assegnati per andare a dormire slittavano di 4 ore. I dati hanno evidenziato che le energie spese a riposo erano più basse durante la fase “0” del ritmo circadiano, ovvero a notte fonda, mentre la massima energia spesa si aveva durante la fase 180°, cioè 12 ore dopo e corrispondente al passaggio tra pomeriggio e sera. Questo ci dimostra che non è solo cosa mangiamo, ma anche quando lo mangiamo a influenzare il nostro consumo calorico. o quante calorie invece accumuliamo come grassi. In quest’ottica è fondamentale mantenere la regolarità dei pasti e del sonno.