Sulla base dei dati Whole Foods Market, TuttoFood fotografa la scena food del 2023 e, in fatto di best practises nel settore packaging, menziona le nuove compostabili al 100% e i Bio Plus Earth.
Non mancheranno sulle nostre tavole datteri, pollo, alghe e pasta (&co).
Il dattero fa il suo ingresso nel settore beverage, lo ritroveremo anche in yogurt e salse, a riprova della lungimiranza del salone milanese, che proprio lo scorso anno lanciava, in collaborazione con HostMilano, un contest sulle sue reinterpretazioni e accoglie in questa edizione il National Centre for Palm and Dates saudita con le sue oltre 300 varietà.
Sulla tavola troveremo il pollo proveniente da aziende che non prevedono l’allevamento intensivo; complice la loro diffusione nei ristoranti orientali, le alghe entrano di fatto tra gli alimenti più consumati e le useremo principalmente come ingrediente all’interno di preparazioni. Non più solo a base di grano o di legumi, guadagna una buona parte della scena food tagliatelle a base di zucchine, spaghetti di gioviale (guscio di riso integrale biologico), fusilli con banana verde, gnocchi di cavolfiore. Presente prevalentemente nel Nord America, arriva da noi anche la pianta yaupon, le cui foglie contengono una percentuale importante di caffeina e vengono impiegate per preparare tisane, ma anche come ingrediente per cocktail.
Il giusto packaging
TuttoFood promuove Better Future Award e per la categoria packaging valuta la qualità progettuale nelle sue dimensioni comunicative e funzionali, con un’attenzione rivolta alla componente esplicativa nei confronti del cliente finale e della sostenibilità ambientale. Il premio è in linea con il suo impegno nel monitorare le best practises nei processi di produzione di imballaggi meno inquinanti e riciclabili.
Whole Foods mette l’accento sugli imballaggi alimentari privi al 100% di polietilene, con l’obiettivo di adottare soluzioni 100% compostabili; in questo momento sta utilizzando packaging realizzati con fibra di legno, che prendono il nome di Bio Plus Earth, composti da materiali riciclati, più resistenti sia al caldo che al freddo e con una percentuale di polimeri in meno pari al 60% rispetto ai vecchi imballaggi.