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Integratori alimentari e alimenti contro la caduta dei capelli

 

 

Sebbene gli integratori alimentari vengano comunemente usati per trattare la caduta dei capelli, la ricerca continua a produrre dati limitati sulla loro efficacia e sicurezza. Mentre si attendono studi clinici randomizzati più ampi, la rivista JAMA Dermatology pubblica risultati promettenti per una serie di integratori e alcune formulazioni commerciali. Partiamo dall’inizio e vediamo quali integratori scegliere e cosa aggiungere alla dieta.
Il ciclo di crescita dei capelli può essere suddiviso in tre fasi: anagen, caratterizzata dalla crescita e può durare diversi anni; catagen, fase di transizione che comporta il rallentamento della crescita (dura circa 14 giorni); telogen o di riposo, che dura 3-4 mesi. La crescita rimane dormiente durante la fase di riposo ed è seguita dalla caduta (circa 50-100 ciocche di capelli di norma ogni giorno). Perdite di capelli o alopecia si verificano a causa di ragioni genetiche, invecchiamento, malattie autoimmuni, cambiamenti ormonali e stress. Per trattare la caduta dei capelli va individuata la causa sottostante, una carenza nutrizionale per esempio oppure una reale patologia; esistono anche farmaci approvati dalla Food and Drug Administration per l’alopecia androgenetica, ma in alcuni casi hanno effetti avversi che possono comportare l’interruzione del loro uso. È il caso della finasteride (può causare disfunzioni sessuali negli uomini) e del minoxidil (associato a dermatiti).
Dati i potenziali effetti collaterali associati ai trattamenti farmacologici, cresce l’interesse per terapie alternative, inclusi gli integratori alimentari. Prove scientifiche associano l’alopecia androgenetica e il telogen effluvium (tra le più comuni con l’alopecia areata) allo stress ossidativo e alla carenza di vitamine. Se lo zinco potrebbe migliorare la crescita dei capelli negli individui con perdita di capelli, i dati a sostegno di un ruolo della vitamina D e della B12 nel trattamento della caduta dei capelli sono di qualità inferiore. I tocotrienoli, antiossidanti appartenenti alla famiglia della vitamina E, e una combinazione di omega-3 e omega-6, olio di semi di ribes nero e antiossidanti come vitamina E ed il licopene, potrebbero migliorarne la densità.
L’alopecia androgenetica è associata all’eccessiva risposta dei follicoli piliferi al diidrotestosterone (DHT, derivato del testosterone); tra gli integratori alimentari che ne inibiscono la formazione vi è l’olio di semi di zucca. Anche una carenza di altri ormoni, come il fattore di crescita insulino-simile-1 (IGF-1), è associata alla caduta dei capelli; capsaicina (il principio attivo del peperoncino) e isoflavoni potrebbero potenzialmente aumentarne i livelli. I composti a base vegetale possono modulare la risposta immunitaria, come la liquirizia e gli estratti della pianta di peonia, per il trattamento di alopecia areata; la procianidina B-2, un composto antinfiammatorio e antiossidante derivato da alcune specie di mele, può anche stimolare la crescita dei capelli.
Il dott. Justin Rome, fondatore della Barber Surgeons Guild riferisce al Medical News Today: “Mentre le carenze nutrizionali possono portare alla caduta dei capelli, l’integrazione di vitamine come la biotina a coloro che non ne sono carenti non ha dimostrato di promuoverne la crescita. Altri nuovi ingredienti possono avere un risultato benefico in determinate circostanze; tuttavia, potrebbero anche non avere alcun risultato o, peggio, potenziali effetti avversi”.
Anche una dieta sana svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione. Aumentare l’assunzione di proteine e ferro può aiutare a prevenire la caduta, sia negli uomini che nelle donne. Per prevenire aiutano anche brodo di ossa, uova, alghe, semi (lino, girasole, chia), oli di pesce e bacche. Alcool, zucchero ed alimenti trasformati bloccano il DHT , sopra citato.

 

 www.medicalnewstoday.com

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