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Iodio e e metabolismo. C’è ancora tanto da sapere

 

Secondo l’ultimo report OSNAMI/ISS, il nostro Paese ha raggiunto la iodosufficienza. Eppure, una ricerca Doxa, condotta per ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare), rivela che 7 italiani su 10 sanno che è un “sale minerale che si assume con l’alimentazione”, ma quasi 1 italiano su 2 pensa che si trovi solamente nell’aria di mare; solo 4 su 10 (41%) sanno che è un micronutriente presente nella tiroide e sul suo ruolo e i relativi benefici c’è ancora un margine di miglioramento in termini di informazione. Si assume attraverso determinati cibi, come i prodotti ittici: 100 g di tonno in scatola forniscono in media 14 µg di iodio, apportando il 10% del fabbisogno quotidiano (Fonte: Istituto Europeo di Oncologia). “È fondamentale per il metabolismo, facilita un eccellente equilibrio psicofisico, ed è prezioso per combattere la spossatezza nel cambio di stagione”, spiega Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma.

“L’apporto di iodio del pesce fresco e in scatola, proprio come il tonno o le altre conserve ittiche – commenta Piretta, – è ottimale per la dieta in generale, anche nella terza e quarta età. Lo iodio consente il regolare sviluppo ed accrescimento nell’età evolutiva, ottimizza il metabolismo e facilita un eccellente equilibrio psicofisico”.
In particolare, nella terza e quarta età, è noto che gli ormoni tiroidei sono essenziali nello sviluppo neuronale, nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella formazione delle fibre nervose. Questo sembrerebbe aiutare gli anziani in una condizione critica di attività cognitivo-comportamentale. Ed intervenendo sulla sintesi proteica, gli ormoni tiroidei aiutano a prevenire la sarcopenia”.

Alleato per la crescita e il metabolismo

Lo iodio, presente naturalmente nel nostro organismo (circa 10-20 mg), è spesso sottovalutato. È situato principalmente nella tiroide, dove gli ormoni triiodotironina e tiroxina svolgono un ruolo determinante nelle fasi dell’accrescimento e dello sviluppo; è essenziale per la salute delle cellule. “Favorisce il metabolismo dei macronutrienti aumentando il metabolismo basale, stimola la sintesi proteica – continua Piretta – ed aiuta a rafforzare il sistema immunitario, le prestazioni del cervello, aiutando a prevenire il decadimento cognitivo e a regolare la temperatura corporea, soprattutto durante il cambio di stagione”.
Secondo i Livelli di Assunzione Raccomandati di nutrienti (LARN), il suo fabbisogno giornaliero nell’adulto è di 150 µg, nel bambino e nell’adolescente è tra i 90 e i 130 µg, mentre aumenta fino a 200 µg al giorno in gravidanza e fino a 220 µg durante l’allattamento, necessario per un corretto sviluppo neurocognitivo. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha fissato i livelli massimi tollerabili a 600 µg /die per adulti (incluse le donne durante la gravidanza e allattamento) e tra i 200 e i 500 µg /die per bambini e adolescenti.

 

https://ancit.inc-press.com

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