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Italiani a tavola, ecco 10 regole da seguire

Foto www.inabottle.it

 

 

Il 46% degli italiani ancora confonde le calorie con i grassi e solo 1 su 3 conosce la differenza tra i diversi tipi di acqua; il 48% confessa di consumare pasti frettolosamente durante la giornata ed il 24% ammette di saltare la prima colazione. In quanti conosciamo la giusta composizione dei nutrienti necessari per un pasto corretto? Solo il 17% e ancora in pochi (il 22%) sappiamo che bere acqua durante i pasti favorisce la digestione.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, In a Bottle ha condotto una Web Opinion Analysis su circa 1.200 italiani – uomini e donne tra i 20 e i 55 anni –, monitorando i principali social network, blog, forum e community, per verificarne la cultura alimentare, e coinvolgendo un pool di 30 esperti tra nutrizionisti e dietologi per indicare gli errori da evitare e le regole da seguire. Solo 10.
Quantità, varietà e tempo guidano le prime tre indicazioni: meglio scegliere porzioni adeguate di alimenti appartenenti ai diversi gruppi; consumare, all’interno dello stesso gruppo e/o sottogruppo, le diverse tipologie di alimenti, alternandoli durante i vari pasti della giornata; evitare di stare a digiuno a lungo, piuttosto spezzate il digiuno con piccoli spuntini.
Mangiare velocemente induce a consumare di più nel corso della giornata, aumentando il rischio di eccesso di peso, invece chi mangia a tavola o in un posto dedicato ha più coscienza degli alimenti. La monotonia nella selezione dei cibi può comportare anche il rischio di ingerire ripetutamente sostanze indesiderate e portare a squilibri nutrizionali, meglio diversificare i sapori, per costruire uno stile alimentare completo ed equilibrato, in grado di portare benefici psicofisici in generale. I nutrizionisti consigliano di aumentare la varietà e la quantità degli alimenti di origine vegetale e di bere acqua, che aiuta a mantenere le cellule idratate, permettendo loro di svolgere le funzioni vitali (almeno 2 litri al giorno e durante i pasti per favorire il metabolismo).
Ultime raccomandazioni: attenzione alle quantità dei pasti fuori casa, si consiglia di consumare un’adeguata prima colazione tutti i giorni e di non esagerare con porzioni, sughi e condimenti a cena.

 

Quando si dice “dieta”

Il 36% degli italiani usa termini senza conoscerne il significato. Ad esempio i carboidrati per un 25% sono rappresentati dalla la pasta, mentre per il 19% sono i dolci. Per il 37% il metabolismo è qualcosa che induce a prendere peso. Ed è piuttosto diffusa una scarsa conoscenza del concetto di dieta: per il 68% vuol dire ridurre la quantità di cibo e solo il 26% ritiene che sia un regime alimentare vario e abbinato a uno stile di vita sano e corretto. “Dieta vuole dire riorganizzazione alimentare, non ha significato di privazione – spiega il nutrizionista Maurizio Fiocca –. La dieta è un aspetto tecnico, elaborato con degli alimenti. L’errore fondamentale è quello di aggiungere piccoli sgarri che si pensa non facciano nulla, ma che invece hanno un risvolto negativo”.
Il 24% confessa di rinunciare alla colazione per dimagrire, mentre altri preferiscono mangiare poco a pranzo (21%). Ma saltare i pasti non agevola il dimagrimento ed incide negativamente sulla concentrazione di zuccheri ed energia nel corpo. “Uno dei principali errori che facciamo è quello di consumare cibi troppo elaborati – afferma Fiocca –, l’alimentazione legata a cibi troppo elaborati può favorire una serie di malattie cardiovascolari e diabetiche: ad essi vanno preferiti alimenti semplici come frutta, verdura, legumi, pasta, pane, carne e pesce”.

 

In a Bottle

 

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