Si stima che quasi 90 milioni di persone negli Stati Uniti abbiano un prediabete, un potenziale campanello d’allarme per l’insorgenza del diabete di tipo 2, per cui la glicemia è superiore al livello normale ma non tale da permettere di una diagnosi di diabete. Individuare le strategie per prevenire la progressione dal prediabete al diabete di tipo 2 è impegnativo, ma di notevole importanza per una vasta fetta di popolazione.
Secondo un recente studio pubblicato sul The Endocrine Society, la cannella sembrerebbe avere effetti positivi sul controllo della glicemia nei soggetti affetti da prediabete, rallentando la progressione verso il diabete di tipo 2.
“Il nostro studio ha dimostrato gli effetti benefici dell’aggiunta di cannella alla dieta per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue nei partecipanti con prediabete”, ha spiegato l’autore dello studio, Giulio R. Romeo, del Joslin Diabetes Center di Boston, in Massachusetts.
Lo studio clinico randomizzato ha studiato gli effetti dell’aggiunta di cannella in 51 partecipanti con prediabete, mediante la somministrazione di una capsula di cannella da 500 mg o un placebo, tre volte al giorno per 12 settimane. I ricercatori hanno scoperto che gli integratori di cannella hanno ridotto i livelli di glucosio a digiuno e migliorato la risposta del corpo a mangiare un pasto con carboidrati, che sono i segni distintivi del prediabete. La cannella è stata ben tollerata dai soggetti e non associata a specifici effetti collaterali o eventi avversi.
Questi risultati forniscono una logica di studio per sperimentazioni più lunghe ed ampie, volte a rilevare gli effetti della cannella sulla riduzione del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel tempo.