Si è partiti con l’obiettivo di esaminare le modalità con cui il corpo è in grado di sostenersi durante il digiuno, il che può alterare il metabolismo attraverso una proteina nota come fattore di inizio della traduzione eucariotica (eIF4E): il corpo inizia a consumare grassi durante i periodi di digiuno, lo stesso processo che avviene durante il regime di una dieta chetogenica. Da lì sono emersi nuovi e promettenti risultati sul potenziale di cura di una combinazione dieta-farmaco per patologie tumorali. Nature pubblica i risultati del recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Francisco, con cui si evidenzia la crescente importanza della medicina personalizzata: comprendere le esigenze metaboliche uniche dei diversi tumori consente di personalizzare i trattamenti, portando a terapie più efficaci e potenzialmente meno tossiche.
L’eFT508, un nuovo farmaco antitumorale attualmente in fase di sperimentazione clinica, blocca l’eIF4E e la via chetogenica, in modo che il corpo smetta di metabolizzare i grassi. Combinandolo con una dieta chetogenica, in un modello animale di cancro al pancreas, si riesce ad ottenere una riduzione dei tumori.
E mentre i ricercatori attendono che la maggior parte dei tumori presenti altre vulnerabilità, queste recenti scoperte aprono la strada a nuove strategie di trattamento del cancro sfruttando il concetto di prendere di mira le vulnerabilità metaboliche di una cellula tumorale. Approcci nutrizionali come la dieta mima digiuno (FMD) si sono già mostrati promettenti limitando alcuni nutrienti, attivando i naturali processi di ringiovanimento cellulare del corpo, che possono aiutare a combattere alcuni tumori.
Sarà necessario condurre ulteriormente la ricerca sugli esseri umani, considerando che seguire una dieta così rigorosa, quando si sta già affrontando un trattamento del cancro, non è facile, e che è importante considerare anche la qualità della vita del paziente. Gli studiosi mettono in guardia: molti pazienti affetti da cancro al pancreas perdono una quantità significativa di peso, per via del ridotto appetito o il rilascio di sostanze come la cacectina, che causa la rottura dei muscoli e la perdita di peso; una dieta che possa portare ad un’ulteriore perdita di peso potrebbe avere un effetto negativo sul sistema immunitario e sulla capacità di affrontare la malattia.