La reazione metabolica nei primi giorni di dieta rivela se dimagriremo e quanto. È questa la scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa e del National Institutes of Health statunitense, pubblicata dalla rivista Metabolism Clinical and Experimental.
I risultati di questo studio dimostrano, infatti, come sia proprio la risposta metabolica rilevata all’inizio della dieta a determinare la perdita di peso a lungo termine. Dal punto di vista quantitativo, se il metabolismo si riduce di 100 kcal al giorno questo si traduce in media in 2 kg di peso non perso dopo sei settimane di dieta.
“Ognuno di noi possiede uno specifico profilo metabolico – spiega Paolo Piaggi, bio-ingegnere dell’Ateneo pisano e autore dello studio –. Alcuni soggetti hanno un metabolismo più ‘risparmiatore’ rispetto ad altri, riducono maggiormente il loro consumo energetico giornaliero quando diminuiscono il loro introito calorico come, ad esempio, durante una dieta ipocalorica. Questi soggetti tendono, quindi, a perdere meno peso nel tempo, dato che il loro organismo riduce molto il suo consumo energetico”. La dieta ipocalorica in questi casi perde la sua efficacia in termini di calo di peso corporeo nel corso del tempo.
Lo studio è stato condotto presso la clinica del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK) a Phoenix, in Arizona (USA) e ha riguardato 11 individui sani ma in sovrappeso o con obesità, di cui è stata misurata la spesa energetica per 24 ore in una camera metabolica durante una dieta ipocalorica di 6 settimane, che riduceva del 50% il fabbisogno energetico giornaliero individuale.
Impegnato nell’identificazione e caratterizzazione dei fenotipici metabolici nei soggetti umani nell’ambito dello studio dell’obesità, Paolo Piaggi, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e ideatore della ricerca, ha dichiarato: “L’efficacia della dieta ipocalorica per perdere peso dipende strettamente dal nostro specifico profilo metabolico. Sapere se rientriamo più nella tipologia di metabolismo più ‘risparmiatore’ o più ‘dispendioso’ può aiutarci a identificare i soggetti in cui la dieta ipocalorica avrà un maggior effetto sulla perdita di peso rispetto ad altri che devono invece supplementare la dieta con, ad esempio, un’aumentata attività fisica per innalzare il loro dispendio energetico e poter efficacemente perdere peso”.
https://doi.org/10.1016/j.metabol.2020.154303