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La qualità dei nutraceutici

Marzia Pellizzato, vice-presidente SIFNut, illustra i requisiti che assicurano la qualità dei nutraceutici

In Italia, il mercato degli integratori è florido: se ne contano oltre 60 mila referenze. Quali sono i requisiti che ne assicurano la qualità?
“Il primo è la scelta delle materie prime”, afferma Marzia Pellizzato, vice-presidente SIFNut (Società Italiana Formulatori in Nutraceutica) al congresso Spazio Nutrizione. Critico è il mondo dei botanicals, poiché la zona di coltivazione della pianta e il metodo di estrazione possono portare a differenti concentrazioni di principio attivo. Può sembrare strano, ma l’identificazione della materia prima in entrata non è obbligatoria.
La legge prevede controlli sulla sicurezza e non sull’efficacia. La relatrice ha indicato le 3 caratteristiche che una formulazione di qualità deve avere: solubilità nei liquidi fisiologici, internalizzazione da parte dell’enterocita (bioaccessibilità) e capacità di raggiungere il flusso sanguigno (biodisponibilità). Alcune soluzioni tecnologiche permettono di bypassare le problematiche: tecnologie liposomiali, micellizzazione ed emulsionamento, promotori di assorbimento, micronizzazione, gastroresistenza, rilascio colonico.

 

 

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