In occasione della Giornata mondiale della Pasta, Italmopa, in rappresentanza dell’industria molitoria italiana, in seno a Federalimentare e Confindustria, fa sapere che il crescente successo della pasta italiana (i consumi sono raddoppiati in 10 anni, secondo Unione Italiana Food) si deve all’utilizzo delle semole e farine di elevata qualità prodotte dal nostro comparto. Oggi più che mai, dunque, fa eco la nota stampa trasmessa ieri dall’Associazione, con cui sottolinea quanto sia imprescindibile, per l’affermazione della pasta italiana nel mondo, l’approvvigionamento di semole rispondenti alle esigenze dei pastai. Il binomio, ormai storico, tra mugnai e pastai italiani nel nostro Paese, si consolida e legittima le aspettative qualitative dei consumatori.
Come evidenzia Enzo Martinelli, presidente della sezione molini a frumento duro Italmopa: “Le nostre semole, ottenute da una scrupolosa selezione e un’accurata trasformazione dei migliori grani duri, rappresentano, da sempre, un fiore all’occhiello della produzione agroalimentare nazionale. E vogliamo ricordare che le semole costituiscono, nella stragrande maggioranza dei casi, l’ingrediente unico delle nostre paste alimentari”.
Italmopa stima che le semole di grano duro, prodotte dai molini italiani e destinate ogni anno alla produzione di pasta, siano circa 3.500.000 tonnellate, mentre il quantitativo di tenero, sempre utilizzato per alcune tipologie di pasta, è di circa 150.000 tonnellate.