ARvis.it effettua un report di ricerca online e rivela oltre 40.000 ricerche mensili per la query verdura di stagione. 165.000 solo per la zucca in ottobre (che è anche il mese dei funghi), seguita dal cavolo in gennaio; in media i più ricercati durante l’anno sono i peperoni. Ed è boom di ricerche in rete di verdure autunnali, perché ci sentiamo più sicuri solo nell’individuazione di quelle estive e invernali.
Un’analisi delle ricerche eseguite digitando i nomi delle singole verdure regala una visione differente. Vincono i peperoni, dicevamo, che sono prettamente estivi, e solo al terzo posto, con i broccoli, troviamo una verdura autunnale. Cosa invece accade in ogni singola stagione?
Nel mese di luglio, i cetrioli raggiungono quasi 50.000 query assolute; vi è picco di ricerche per zucchine e non mancano pomodori e peperoni, i più cercati in estate (con un picco in agosto) come pure durante il resto dell’anno. Pomodori e peperoni vanno annoverati, per esattezza, tra i frutti e non tra le verdure, secondo la distinzione tra il frutto, che nasce dal fiore di una pianta per impollinazione e al suo interno contiene semi, e le verdure, che nascono da foglie, fusti e radici. Dunque, tra le verdure più cercate online ci sono in realtà molti frutti. La stessa zucca, cercata non solo per ricette, curiosità e benefici, ma anche per Halloween, è in realtà il frutto delle piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee.
Contro il comune pensiero che frutta e verdura siano più abbondanti nella bella stagione, le ricerche su Internet mostrano dati elevati anche per quelle di stagione invernali. Primo su tutti il cavolo nero (con picchi a novembre e gennaio), seguito da barbabietole e cicoria. Gli asparagi primeggiano tra marzo e aprile, grazie alle loro proprietà nutritive oltre che per i possibili rischi; i carciofi sono, invece, la verdura primaverile mantiene alta la media durante tutto l’anno.
Infine, Nomi, cose, città …e verdure è il caso di dire. Perché un’ultima curiosità emerge dall’analisi e riguarda il noto gioco che, in tempi di pandemia, ha accolto la categoria di parole da inserire verdure, mettendo alla prova molti italiani, che hanno chiesto aiuto a Google per la lettera G, seguita da E, T e D, che stanno per gombo, edamame, topinambur e daikon.