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L’obesità potrebbe alterare il senso del gusto



L’obesità potrebbe alterare il senso del gusto

L’obesità è una malattia epidemica in crescita che causa complicazioni molto serie correlate alla salute. Mentre le cause dell’obesità sono complesse, c’è una prova certa che il sovraconsumo abbinato a uno stile di vita sedentario causa questa condizione medica. Il consumo di alimenti è controllato dall’appetito che è regolato da diversi sistemi neuronali tra i quali il gusto. La relazione tra gusto e obesità non è ancora ben definita, ma diverse prove suggerisco che la percezione del gusto nel cervello è alterata negli animali e negli uomini obesi. Comunque non ci sono studi che hanno determinato se le risposte al gusto siano alterate nei recettori periferici, sito iniziale del rilevamento e percezione dello stimolo sensoriale.
Ricercatori statunitensi hanno pubblicato su PloS One (13 novembre 2013) i risultati della ricerca condotta su 25 ratti normali e 25 ratti resi sovrappeso da una dieta ricca in grassi: quelli gravemente in sovrappeso hanno fatto registrare una capacità ridotta di rilevamento dei sapori dolce a causa del ridotto numero di cellule gustative in grado di percepire la dolcezza.
Lo studio ha messo in evidenza che l’obesità può portare ad alterazioni nel cervello oltre ai nervi che controllano il sistema periferico del gusto, ma sono state ossevate alterazioni anche a livello delle cellule sulla lingua, le prime a contatto con gli alimenti. L’obesità indotta con la dieta influenza in modo significativo i recettori periferici del gusto che portano a cambiamenti nel sistema centrale del gusto causando un’alterata percezione del gusto. Se è compreso il modo in cui le cellule gustative sono influenzate e come può essere realizzato un ritorno alla normalità, questo potrebbe portare a sviluppare nuovi trattamenti.



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