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Pizza e kombucha

 

 

Sono ormai noti i benefici delle fermentazioni, con il risultato di bevande naturalmente ricche in probiotici. Una di queste è la kombucha, inserita solo pochi giorni fa tra le tendenze luxury per Il Sole 24 Ore.
La versione Basilico e Limone di Livebarrels, nota anche come fermenteria creativa, “è un abbinamento quasi spontaneo con la pizza margherita classica”, parola del pizzaiolo Diego Vitagliano, napoletano classe 1985, con locali a Napoli e Pozzuoli. Da qui la collaborazione per un nuovo food pairing, ovvero una pizza leggera e altamente digeribile, preparata con un impasto indiretto con prefermento di tipo 1 bio, una lievitazione di 36 ore, alta idratazione e un ridotto quantitativo di sale, e drink con fermentati alcolici, lowalcol e analcolici, la kombucha appunto ma anche sidro e mead (idromele).
Livebarrels propone la Karkadè, Rosa Canina e Ashwaganda, caratterizzata da note speziate ed agrumate, e la Kombucola, una cola a ridotto contenuto di zuccheri residui, ricca di probiotici, naturalmente rifermentata e base di soli aromi naturali certificati biologici.
Il sidro, che nasce dalla fermentazione del succo di mela, si declina in Brut Nature, da mele trentine bio, con una fermentazione naturale in bottiglia con i lieviti di spumantizzazione, e Pesca e Lampone, a metà strada tra il mondo dei cocktail e quello della pasticceria, senza filtrazione. Il mead è, invece, un alcolico prodotto dalla fermentazione del miele, proposto in due modi: Pyment Mu, un pyment a metà strada tra l’idromele e il vino conl’uva Malvasia, e Pompìa, prodotto con scorze di un esclusivo agrume della zona di Siniscola, in Sardegna, con miele di Asfodelo.

 

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