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Reflusso gastroesofageo: i consigli dell’esperto

Durante il Symposium Medicina dei Sistemi, Marco Astegiano ha approfondito le terapie attualmente disponibili per il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo

 

Esiste in calendario una Giornata Mondiale della Salute Digestiva, oggi, per sottolineare l’importanza di una corretta funzione digestiva per il benessere fisico e mentale.
a malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) colpisce circa il 20% della popolazione nei Paesi occidentali, inclusa l’Italia. È quanto emerge dal recente Symposium della Medicina dei Sistemi, tenutosi presso l’Università degli Studi di Milano e promosso da Guna, azienda farmaceutica milanese specializzata nella produzione di medicinali a basso dosaggio. Marco Astegiano, gastroenterologo di Torino, ha illustrato le terapie attualmente disponibili per la GERD, presentando gli inibitori di pompa protonica (PPIs), spesso utilizzati in quantità e durata che va oltre la terapia prescritta, con conseguente aumento dei rischi associati al loro utilizzo.
Dopo quattro settimane di trattamento, è possibile adottare una strategia di deprescrizione, affiancata da misure adeguate per prevenire o ridurre l’effetto rebound, accompagnata dalla valutazione ed elaborazione di un piano personalizzato sulle specifiche necessità del paziente. Tra le varie opzioni, vi è la combinazione della deprescrizione del PPI con l’overlapping di altri prodotti.
“Per procedere con la deprescrizione dei PPIs è fondamentale iniziare analizzando il rapporto tra benefici e rischi”, spiega Astegiano. “Successivamente si valutano la condizione clinica e le preferenze del paziente. L’ultima fase è il monitoraggio costante. Questo approccio empatico e personalizzato è essenziale per comprendere le necessità e i bisogni dei pazienti a 360 gradi, per migliorare il loro benessere e la loro qualità di vita sociale, poiché spesso i sintomi sono invalidanti e continuativi”. “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”, gli fa eco Alessandro Pizzoccaro, presidente e fondatore di Guna.
Gestione farmacologica a parte, l’esperto dispensa alcuni accorgimenti che possono contribuire significativamente al miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da GERD. Meglio perdere peso se si è in sovrappeso, è bene evitare i pasti nelle 2-3 ore prima di andare a letto, eliminare il consumo di tabacco, limitare i cibi trigger e sollevare la testiera del letto per ridurre i sintomi notturni. I PPIs vanno assunti lontano dai pasti.

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