Gli italiani sono longevi ma, negli ultimi anni di vita, vedono peggiorare la loro salute, anche a causa di scelte alimentari quotidiane poco equilibrate. Se l’aspettativa di vita alla nascita arriva a circa 83 anni, il dato scende di circa 10 anni guardando all’aspettativa di vita sana. Sovrappeso e obesità, insorgenza di malattie croniche, mancanza di attività fisica e progressivo allontanamento da modelli alimentari sani, come la Dieta Mediterranea, sono tra i principali fattori che impattano sulla qualità delle nostre vite.
Fondazione Barilla, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, sottolinea come la Dieta Mediterranea sia associata a un buono stato di salute e a un miglioramento della qualità della vita, rendendolo un modello dietetico ideale per prevenire malattie non trasmissibile, oltre a garantire un impatto positivo sulla salute del Pianeta. Il nostro attuale sistema alimentare, dal campo alla tavola, contribuisce fino al 37% delle emissioni globali di gas serra.
“Il recente riconoscimento del Premio Nobel per la Pace al World Food Programme ribadisce ulteriormente l’importanza di intensificare gli sforzi di tutti per assicurare un futuro migliore alle persone e al Pianeta garantendo a tutti l’accesso a cibo sano e sostenibile”, ha spiegato Marta Antonelli, Direttore Ricerca di Fondazione Barilla.
Secondo un recente studio condotto su 5.000 connazionali, durante il lockdown circa 1 italiano su 2 ha preparato dolci, mentre 1 su 3 si è messo alla prova con pizza o focacce. Scelte alimentari che, unite alla ridotta attività fisica e allo smart working, hanno comportato un aumento del 3-4% di chili in eccesso nella popolazione. Il lockdown ha tuttavia generato una rilevante inversione di tendenza in positivo nei consumi di verdura (33%), frutta (29%), legumi (26,5%), acqua (22%) e olio extravergine di oliva (21,5%).
Per ripensare i nostri sistemi alimentari in chiave sostenibile e nel rispetto dei 17 SDG dell’Agenda 2030 dell’ONU, rivolgendosi a governi, imprese, finanza, mondo accademico, società civile e cittadini, Fondazione Barilla ha elaborato “The Time to Fix the Global Food System is Now: 10 Actions From Farm to Fork”, un piano d’azione in 10 punti, tra i quali promuovere un maggiore impegno delle aziende su salute e sostenibilità, aumentare la consapevolezza e l’informazione e consentire l’adozione di scelte alimentari sane e sostenibili.