Come sappiamo, il salgemma e il sale marino sono entrambi utili nella preparazione di cibo. Il primo viene estratto dai depositi salini e processato in cristalli, l’altro deriva dall’evaporazione dell’acqua di mare.
Molta gente crede che il salgemma sia più sano perché è una naturale fonte di sodio, mentre il sale da cucina viene impoverito dai produttori di altri nutrienti, come magnesio, calcio, potassio e rinforzato di iodio, non presente nel sale marino. Lo iodio, in piccole quantità, è necessario allo sviluppo e al benessere e una sua carenza potrebbe portare a un rallentamento nello sviluppo dei bambini e a disordini cognitivi. Il sodio è anch’esso un nutriente essenziale ricavabile dal sale addizionato o dal cibo processato; al contempo i medici raccomandano di limitare il consumo di sale perché troppo sodio può portare a disidratazione, alta pressione e problemi di cuore. I cuochi utilizzano il salgemma in alcune ricette, per via della consistenza croccante e della forma.
Non esiste uno sale buono o uno cattivo, hanno caratteristiche diverse e vanno consumati entrambi in limitate quantità definite dagli studiosi.