Il suo nome originario è ananás, che significa frutto eccellente. Gustosa e ricca di nutrienti non rientra tuttavia nella classifica dei dieci frutti più consumati. Storicamente considerata un segno di ricchezza, giunta in Europa grazie a Cristoforo Colombo, vanta numerose proprietà e benefici per il benessere fisico.
Regola il transito intestinale e migliora la digestione, fornisce infatti acqua e fibre essendo composta per l’85% proprio da acqua. Le fibre favoriscono l’eliminazione delle tossine e aiutano a eliminare i grassi in eccesso, mentre la bromelina, un enzima proteolitico che aiuta a digerire e scomporre nello stomaco e nel pancreas le proteine degli alimenti, fa sì che l’ananas sia considerato un frutto dalle proprietà antinfiammatorie, e svolge un ruolo importante anche nell’aumento della fluidità del sangue, migliorando la circolazione sanguigna.
L’ananas è antiossidante e favorisce il corretto funzionamento del sistema immunitario (grazie alla vitamina C), fornisce energia, è un supporto utile per le diete dimagranti (grazie al suo elevato contenuto in acqua e calorie e carboidrati), e migliora l’aspetto della pelle.
Con magnesio, fosforo e ferro, lo iodio stimola la normale produzione degli ormoni tiroidei; oltre a ridurre il gonfiore addominale (grazie alle sue fibre) ha un effetto saziante ed evita la ritenzione idrica. Essendo una fonte di vitamina C favorisce la formazione di collagene, oltre ad essere utilizzata in cosmetica come ingrediente nei prodotti che favoriscono la cicatrizzazione, la guarigione delle ulcere della pelle e nei trattamenti per l’acne.
Come possiamo sapere se l’ananas è maturo al punto giusto? È pronto per essere gustato quando è giallo tendente al dorato e le foglie sono verdi (e devono staccarsi con facilità); le dita non devono affondarvi dentro e deve essere duro e pesante, a indicare la presenza di molto succo al suo interno.