ABBONATI ALLA RIVISTA

ABBONATI ALLA RIVISTA →

Scoperta una nuova molecola brucia grassi

 

 

Contro il diffondersi dell’obesità in tutto il mondo, potrebbero fare molto alcuni farmaci in grado di normalizzare il bilancio energetico nel nostro corpo. Da qui l’importanza di una recente scoperta ad opera di un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn. Sembrerebbe, infatti, che l’inosina purinica bruci grassi.
Secondo un meccanismo di attivazione e dissipazione di energia sotto forma di calore, il tessuto adiposo bruno funge da riscaldatore biologico, è questo il caso delle temperature calde tipiche dei neonati, negli adulti invece l’ttivazione è correlata positivamente alla salute cardio-metabolica.
I ricercatori lavorano alla ricerca di sostanze che stimolino queso tipo di tessuto in considerazione di tre fattori: le temperature sono elevate anche nei mesi invernali, seguiamo diete che apportano molta più energia e ci muoviamo meno, con il risultato che le cellule cessano gradualmente di funzionare.
Nell’ambito dello studio riportano da Nature, soggette a un forte stress le cellule di tessuto adiposo bruno secernono l’inosina purinica in grandi quantità e il dato interessante riguarda il modo in cui le cellule intatte vengano attivate da questa sostanza (o semplicemente dalle cellule morenti nelle loro vicinanze). La proteina nella membrana cellulare abbassa la concentrazione extracellulare e brucia.
I risultati suggeriscono che l’inosina regoli anche la termogenesi nelle cellule di tessuto adiposo bruno umano. Il farmaco già approvato per i disturbi della coagulazione, che inibisce anche il trasportatore dell’inosina, potrebbe essere quindi un buon punto di partenza per il trattamento dell’obesità, sebbene ulteriori studi sull’uomo dovranno chiarire il potenziale farmacologico di questo meccanismo.

 

https://doi.org/10.1038/s41586-022-05041-0

Articoli simili