Si chiama “lavoro agile”, smart working dall’inglese, ma per la colonna vertebrale è tutt’altro che agile il lavoro da casa. Adoperare sedute improvvisate per l’utilizzo dei dispositivi che consentono di lavorare fuori dall’ufficio può essere dannoso per la salute e provocare il mal di schiena. In questi giorni più che mai, si rischia di acuire patologie pregresse o agevolare il diffondersi del dolore lombare, dorsale, cervicale, che nella maggior parte dei casi dipende da una stimolazione dei nervi, spesso associata ad una contrattura della muscolatura paravertebrale.
È possibile trovare nella chiropratica un alleato che consente di porre rimedio al dolore senza ricorrere all’utilizzo dei farmaci. Ciò perché si tratta di una cura naturale, che fa soprattutto uso delle tecniche manuali, frutto dell’esperienza e dell’accurata conoscenza delle discipline scientifiche da parte del dottore di chiropratica. “Identificare il tipo specifico di mal di schiena permetterà di fornire al paziente specifici consigli e miglioramenti sullo stile di vita, sulle soluzioni ergonomiche e le attività fisiche più idonee – spiega John Williams, presidente dell’Associazione Italiana chiropratici –. Molto spesso, gli stress della vita quotidiana portano a trascurare la salute, favorendo la sedentarietà ed una maggiore tensione anche a livello muscolare; di conseguenza, il dolore si intensifica con l’aumentare della tensione fino a diventare insopportabile”.
Sublussazioni: come si formano e come affrontarle
Traumi, abitudini lavorative scorrette, vita sedentaria, abitudini alimentari sbagliate e stress, possono essere individuati tra le cause più comuni del mal di schiena. Può capitare che una o più vertebre presentino delle disfunzioni meccaniche che possono creare un’interferenza, ovvero una “sublussazione vertebrale”. Si può creare, cioè, un’interferenza nella comunicazione tra la radice del nervo spinale e il midollo spinale, e, di conseguenza, tra sistema nervoso centrale e periferico. Una diminuzione o un aumento dello stimolo neurale può portare ad una serie di compensazioni e infiammazioni che possono sfociare, per esempio, in mal di schiena, dolori muscolari diffusi e cervicalgie.
Chi è il dottore in chiropratica?
Il dottore in chiropratica è in grado di individuare le cause di questi problemi tramite un’anamnesi accurata, utilizzando dei test funzionali particolare alla chiropratica e, qualora rientrasse nel suo campo di azione, è in grado di aiutare il paziente con un approccio di tipo “olistico conservativo”, in totale sicurezza, e spesso permettendo il paziente di non ricorrere ai farmaci.
Come riconoscere un chiropratico affidabile?
Per completezza, bisogna sottolineare come sia fondamentale la comunicazione inter-disciplinare tra medici e chiropratici. Questi ultimi, infatti, devono essere membri dell’Associazione Italiana Chiropratici – AIC, l’unica associazione operante in Italia e riconosciuta dalla comunità scientifica a livello internazionale. L’AIC, infatti, raggruppa i professionisti che esercitano questa disciplina riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’appartenenza all’Associazione, ad oggi, risulta per il paziente l’unica garanzia di trovarsi di fronte a professionisti sanitari con una preparazione scientifico-universitaria e con la capacità di capire quale sia il problema e al contempo di decidere velocemente se il paziente necessita di cure mediche.