Ricercatori australiani hanno pubblicato sulla rivista Nutrients un lavoro volto a studiare l’effetto del consumo di spaghetti ad alto contenuto di amilosio sulla glicemia post-prandiale. È stato analizzato l’effetto del consumo di spaghetti ad alto contenuto di amilosio per periodi di 2 ore, monitorando le variazioni della concentrazione di glucosio nel sangue e calcolandone l’area totale sottesa dalla curva.
Dodici giovani adulti sani sono stati reclutati per uno studio incrociato randomizzato per confrontare l’effetto del consumo di spaghetti (180 g) contenenti il 15%, 20% e 45% di amilosio sulla glicemia postprandiale. Le concentrazioni di glucosio nel sangue a digiuno sono state determinate tramite campioni di sangue con puntura delle dita. Le concentrazioni di glucosio postprandiale sono state rilevate a 15, 30, 45, 60, 90 e 120 minuti. I soggetti che hanno consumato spaghetti con il 45% di amilosio avevano una concentrazione di glucosio nel sangue significativamente più bassa a 15, 30 e 45 min (5,5±0,11; 6,1±0,11; 5,6±0,11 mmol/L) rispetto ai soggetti che hanno consumato spaghetti con il 15% di amilosio (5,8±0,12; 6,6±0,12; 5,9±0,12 mmol/L).
L’area totale della curva di concentrazione della glicemia dopo il consumo di spaghetti con il 45% di amilosio era 640,4±9,49 mmol/L/min, il 3,4% in meno rispetto al consumo di spaghetti con il 15% di amilosio (662,9±9,49 mmol/L/min).