ABBONATI ALLA RIVISTA

ABBONATI ALLA RIVISTA →

Vitamina B12: ne consumiamo abbastanza e come assumerne di più?

 

 

La vitamina B12, la più grande e strutturalmente la più complicata del gruppo, riveste un ruolo fondamentale in diversi processi corporei: contribuisce alla salute del tessuto nervoso, alla funzione cerebrale, alla produzione dei globuli rossi e di energia, regola il DNA, può prevenire anomalie congenite e protegge gli occhi dalla degenerazione maculare. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ne registra una carenza circa il 6% degli adulti (di età pari o inferiore a 60 anni) e il tasso sale al 20% se prendiamo in considerazione gli over 60; il National Institutes of Health (NIH) raccomanda che adolescenti e adulti ne consumino quotidianamente 2,4 microgrammi.
Ne consumiamo abbastanza e come assumerne di più?
Idrosolubile, come tutte le altre del gruppo, può dissolversi in acqua e viaggiare attraverso il flusso sanguigno; il corpo ne immagazzina fino a 4 anni e può eliminarne l’eccesso nelle urine. Si trova naturalmente in prodotti animali, come carne e uova, e si può produrre attraverso la sintesi della fermentazione batterica. Buone fonti dietetiche di vitamina B12 includono manzo, maiale, prosciutto, pollame, agnello, pesce latticini, alcuni lievitati ed uova. Alcuni tipi di latte vegetale e cereali per la colazione, inoltre, possono contenere delle aggiunte.
Quando i livelli diventano insufficienti alle richieste del corpo, persino quando sono poco inferiori al fabbisogno, si registrano alcuni sintomi, che tuttavia non sono specifici e non sufficienti alla diagnosi di una carenza. Alcuni soggetti hanno un rischio maggiore di svilupparne un’insufficienza, come gli anziani, quelli che seguono regimi alimentari restrittivi (come le diete vegane) o con determinate condizioni di salute, come i celiaci. Anche la malattia di Crohn è un fattore di rischio, a causa del frequente coinvolgimento dell’ileo terminale, e la stessa gastrite figura tra le condizioni di salute che riducono l’assorbimento dei nutrienti.
Tra i sintomi, il Medical News Today riporta voci come depressione, confusione, problemi di memoria, fatica, mal di testa, sbalzi di umore e difficoltà di concentrazione. Una volta che questi peggiorano, possono portare a intorpidimento e formicolio alle mani e ai piedi, alla difficoltà di restare in equilibrio, e in altri casi una carenza di vitamina B12 può portare all’anemia e sue manifestazioni.Seguire una dieta equilibrata ci assicura un’assunzione sufficiente alle richieste del nostro corpo, i medici in ogni caso possono prescrivere integratori orali e iniezioni. 

 

www.medicalnewstoday.com

Articoli simili